Il Direttore della CIA Bill Burns ha tracciato un’analisi delle tattiche messe in campo dalla Russia nella gestione dei contingenti bellici in Ucraina in queste settimane.
Secondo Burns, Putin crede di essere vicino ad una positiva progressione per la Russia nel conflitto ucraino. Il Presidente della Federazione russa, stando alle analisi del Direttore della CIA, intende infatti intensificare il proprio impegno militare sul fronte, raddoppiando numericamente i propri contingenti. È questa la visione dei vertici della Central Intelligence Agency, che da mesi studiano le mosse e la visione tattica russa.
Secondo gli analisti dell’agenzia statunitense, Putin sta vivendo uno stato d’animo tale da imporgli di fare qualsiasi cosa pur di non perdere questo conflitto. Burns ha tracciato nelle scorse settimane una lucida ricostruzione dell’atteggiamento, umano e politico, tenuto dal Presidente russo in questo periodo. Burns, direttore della CIA da marzo 2021, ha già ricoperto i ruoli di Vicesegretario di Stato, di Sottosegretario di Stato per gli Affari Politici e di Ambasciatore degli Stati Uniti in Russia.
Secondo le analisi che sta conducendo la CIA, e alla luce delle prove che sta raccogliendo sul fronte, la Russia non è nelle condizioni di muovere un dispiegamento massiccio a livello militare, né tanto meno di muovere un attacco mediante armi nucleari tattiche. La convinzione della CIA sembra ben ponderata, soprattutto osservando come e quanto l’esercito russo ha dispiegato le proprie forze in questi mesi.
Allo stesso tempo però, per l’Agenzia nulla è scritto quando si parla di previsioni sull’atteggiamento di Putin, ed è proprio il fattore incertezza sulle mosse del nemico che preoccupa più di ogni altra cosa l’intelligence statunitense. Il fatto che la Russia non abbia seguito, e tuttora non stai seguendo, gli schemi prestabiliti, attesi e previsti nel panorama delle relazioni internazionali contemporanee, ha più volte messo in difficoltà i protagonisti occidentali di questo scontro, poco avvezzi alle previsioni di scenario sulle tattiche russe.
La CIA nota altresì, come questa imprevedibilità sia motivo di preoccupazione anche per altri attori. È il caso della Cina di Xi Jinping, turbato dal danno reputazionale che può ricadere sulla Cina dall’essere associata alla brutalità dell’aggressione russa, anche e soprattutto nella prospettiva di una contesa Taiwan. La Cina è in allarme anche per l’incertezza economica derivante da questa guerra e non stupirebbe se, nelle prossime settimane, la Cina si distanziasse in modo più fermo dalla volontà russa di procedere in questo conflitto.
Sul fronte del teatro di guerra, Burns ritiene che questa seconda fase dell’assalto militare russo in Ucraina, concentrata per lo più a est e sud del Paese, potrebbe essere ancora più rischiosa rispetto alle prime otto settimane della guerra. Per il Direttore della CIA: “Putin ha puntato molto su questa seconda fase di quella che è un’offensiva incredibilmente brutale contro gli ucraini, cercando di adattarsi ad alcune delle lezioni, e dei fallimenti, della prima fase”.
La discesa delle forze russe verso sud è stata ritardata dalla resistenza ucraina, mostratasi più determinata del previsto in quell’area. Si temeva infatti una qualche sorpresa dal Victory Day russo, giornata che ha tenuto sull’attenti tutto il Dipartimento di Stato americano. Sarebbe stato quasi paradossale vedere nel giorno della festa della vittoria dei russi contro i nazisti, un’ulteriore escalation militare in un territorio occupato proprio dalla Federazione Russa. Un dispiegamento eccessivo di truppe, ad oggi, mostrerebbe come lo sforzo bellico russo stia fallendo, nella campagna e negli obiettivi militari.