Intanto, i presidenti del Consiglio europeo e della Commissione hanno sentito il premier greco e il premier cipriota in vista del vertice di fine aprile sulla questione di Cipro, a cui parteciperà anche la Turchia
Lunedì scorso, un portavoce dell’UE ha annunciato che il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidentessa della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il 6 aprile si recheranno in Turchia per incontrare di persona il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, per discutere alcuni aspetti delle relazioni tra Bruxelles e Ankara.
La notizia è arrivata dopo il Consiglio europeo del 25 e del 26 marzo, un vertice molto atteso, durante il quale i leader europei sono tornati a discutere della situazione del Mediterraneo orientale e delle prospettive future per i rapporti tra UE e Turchia, tenendo conto degli interessi strategici di Bruxelles e della recente condotta di Ankara.
Per sviluppare relazioni di cooperazione reciprocamente vantaggiose con i propri vicini, l’Unione europea ha bisogno di mantenere la stabilità ai confini, sia sulla terraferma che in mare.
È per questo motivo che la sospensione delle attività di esplorazione energetica condotte da Ankara nel Mediterraneo orientale, unitamente al miglioramento delle relazioni bilaterali tra Turchia e Grecia, ha portato Bruxelles a ritenere di poter puntare sullo sviluppo delle relazioni politiche, economiche e commerciali tra UE e Turchia.
Una delle questioni centrali riguarda certamente l’aggiornamento della cooperazione in materia di gestione dei flussi migratori. Nonostante i timori espressi per la tutela dei diritti umani, anche alla luce del recente abbandono della Convenzione di Istanbul da parte della Turchia, l’Unione europea guarda con fiducia alla ripresa del dialogo con Ankara.
Tuttavia, la fiducia dell’Europa nei confronti del riavvicinamento con Ankara non è incondizionata, ma dipende dall’evolversi dello scenario e dall’atteggiamento che la Turchia assumerà sui diversi fronti sui quali è impegnata.
L’Unione europea, dunque, guarda con fiducia al dialogo con Ankara, ma in cambio si aspetta coerenza e rispetto del diritto internazionale. Tra i diversi fronti oggetto di attenzione c’è quello cipriota. Le Nazioni Unite hanno convocato una conferenza informale sulla questione cipriota che si terrà a Ginevra dal 27 al 29 aprile, a cui parteciperanno i rappresentanti delle comunità greco-cipriota e turco-cipriota e le tre potenze garanti, Regno Unito, Grecia e Turchia.
L’UE auspica una soluzione conforme alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Michel e von der Leyen si sono confrontati in videoconferenza con il premier greco, Mitsotakis, e il premier cipriota, Anastasiades, per discutere la strategia da adottare durante i colloqui di aprile. Ma è chiaro che, affinché si trovi una soluzione condivisa, tutte le parti coinvolte, tra cui la Turchia, dovranno mostrare un atteggiamento adeguato.