PROVE DI DISTENSIONE TRA TURCHIA ED UE

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Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, si è recato in visita a Bruxelles per promuovere le relazioni tra Turchia e UE in vista dell’incontro tra Erdogan, von der Leyen e Michel 

Il ministro degli Affari Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, il 21 e il 22 gennaio si è recato in visita a Bruxelles, dove ha incontrato Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, e i massimi esponenti della Commissione europea, del Consiglio e del Parlamento europeo. L’obiettivo dell’incontro era rivitalizzare il dialogo tra Turchia ed Unione europea al fine di favorire il riavvicinamento tra i due partner, anche in vista della possibile visita della settimana prossima della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ad Ankara, dove incontreranno il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

Dopo un anno di forti tensioni regionali che hanno minato la stabilità delle relazioni tra Unione europea e Turchia, le parti si dicono intenzionate a rilanciare il dialogo e la cooperazione strategica. A tal fine, sarà necessario confrontarsi su quelle che vengono riconosciute come le questioni più spinose: le dispute nel Mediterraneo orientale, la revisione dell’accordo sui migranti del 2016, l’aggiornamento dell’unione doganale e la liberalizzazione dei visti.

Questo incontro è un passo importante nella direzione della ricerca di un reciproco interesse strategico, lo sviluppo di un rapporto cooperativo e reciproco ancorato a valori e principi comuni”, ha dichiarato Borrell. L’Alto rappresentante dell’UE ha commentato positivamente la ripresa dei colloqui esplorativi tra Turchia e Greciaauspicando la de-escalation nel Mediterraneo orientale e la risoluzione della questione di Cipro. Tuttavia, affinché le trattative vadano a buon fine, la Turchia dovrà tradurre le sue dichiarazioni d’intenti in azioni credibili, che dimostrino un impegno concreto da parte di Ankara nei confronti dei partner europei.

A mettere in discussione la ripresa delle trattative per l’adesione della Turchia all’UE, però, non è solo la politica estera di Ankara, ma anche la sua politica interna. Il rispetto dello stato di diritto e dei diritti umani in Turchia raggiungono standard molto inferiori rispetto a quelli europei e ciò fa sì che la Turchia, pur essendo un vicino importante ed un partner strategico, sia ancora molto lontana dalle dinamiche europee. La strada da percorrere per riavvicinarsi realmente a Bruxelles, dunque, potrebbe essere ancora molto lunga, ma ciò dipenderà esclusivamente dalle reali intenzioni di Ankara. 

Ha conseguito la laurea magistrale con lode in Studi internazionali presso l'Università "L'Orientale" di Napoli con una tesi sulle relazioni esterne dell'UE. Iscritta all’Albo dei giornalisti pubblicisti, ha collaborato con diverse testate giornalistiche, occupandosi di Politica ed Esteri. In seguito, ha intrapreso il percorso professionale da consulente.
Per lo IARI è caporedattrice della Redazione Europa. In particolare, si occupa di Affari europei ed Euro-Mediterraneo. È profondamente convinta che per comprendere la realtà che ci circonda sia necessario contestualizzare i fenomeni geopolitici, mai isolati e sempre interconnessi tra loro. Collaborare con lo IARI, analizzando temi di respiro europeo e internazionale, le permette di coniugare i suoi più grandi interessi: la scrittura e la politica internazionale.

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