La Germania ha passato il testimone al Portogallo, che si impegna a lavorare per “una ripresa equa, verde e digitale”
La presidenza del Consiglio dell’UE viene esercitata a turno per un semestre da ciascuno degli Stati membri dell’Unione europea. Il 1° gennaio 2021 ha avuto inizio la presidenza portoghese del Consiglio dell’UE. Per il Portogallo si tratta del suo quarto semestre europeo, dopo quelli del 1992, del 2000 e del 2007. Tra i compiti della presidenza, naturalmente, c’è quello di supportare i lavori del Consiglio e di favorire l’attuazione dell’agenda dell’UE. In particolare, la presidenza organizza e presiede le sessioni del Consiglio e le riunioni dei suoi organi preparatori, rappresenta il Consiglio nelle relazioni con le altre istituzioni europee, prime fra tutte la Commissione e il Parlamento europeo, e lavora in collaborazione con il presidente del Consiglio europeo e l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.
“Tempo di agire: per una ripresa equa, verde e digitale”. Il motto adottato dalla presidenza portoghese fornisce un’indicazione chiara e sintetica di quelle che sono le priorità – e le sfide – individuate per il semestre alla guida del Consiglio dell’UE. Il Portogallo di António Costa, infatti, ambisce a rafforzare la resilienza dell’Europa, sostenendone la ripresa economica e sociale, la coesione e i valori. La presidenza portoghese, in particolare, intende promuovere la fiducia nel modello sociale europeo dando slancio al pilastro europeo dei diritti sociali. Contemporaneamente, considera prioritari i temi della sostenibilità, coerentemente con il Green Deal europeo, e della transizione digitale. Infine, si impegna a promuovere a livello globale il ruolo geopolitico dell’Unione europea.
Il Portogallo, subentrando alla presidenza tedesca, eredita i benefici dei risultati conseguiti dalla Germania durante lo scorso semestre, tutti molto significativi per l’Europa. Tra questi, certamente vi sono l’approvazione del bilancio europeo 2021-2027 e l’accordo sulla Brexit con il Regno Unito. Tuttavia, Lisbona eredita anche la responsabilità didare seguito a quei successi. Per la presidenza portoghese, dunque, sarà necessario veicolare l’impiego efficiente delle risorse previste dal Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) e dal programma Next Generation EU, oltre che attuare un efficace piano di contrasto alla crisi sanitaria in corso.
In un contesto del genere, portare avanti un programma che mira a promuovere un’Europa resiliente, sociale, verde, digitale e globale non sarà affatto un compito semplice, ma il primo ministro portoghese, António Costa, ritiene che sia un onere ricevere il testimone dalla Germania e poter dare continuità al lavoro iniziato dalla Cancelliera Angela Merkel.