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Ha la portata di una rivoluzione la notizia diffusa dalla società ingegneristica finlandese Aker Arctic che, in collaborazione con Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering (DSME) e Novatek, sta lavorando alla realizzazione di nuove LNG Carrier (metaniere che trasportano gas naturale liquefatto in cisterne coibentate) in grado di navigare lungo la Northern Sea Route nell’arco di tutto l’anno senza l’assitenza di navi rompighiaccio. La particolarità della nuova tecnologia risiede nella forma rinnovata dello scafo e nella maggiore potenza dei motori. La flotta sarà destinata al trasporto del gas naturale liquefatto estratto dal nuovo sito gestito da Novatek Arctic LNG 2 situato nella penisola di Gydan, la cui produzione massima si aggirerà sulle 19.8 milioni di tonnellate annue. Il sito, ancora in costruzione, è il secondo nel suo genere nella zona. Il progetto di riferimento è quello nella vicina penisola di Yamal che vede la partecipazione di Novatek (Russia), Total (Francia), CNPC (Cina) e il Silk Road Fund (Cina). Il principale mercato di destinazione sarà l’Asia.
La portata rivoluzionaria della notizia risiede proprio nel fatto che il tratto che separa il sito di estrazione dai mercati di destinazione è il tratto che nei mesi invernali presenta lo strato di ghiaccio più spesso. Già nello scorso Maggio la Christophe de Margerie salpava dal porto di Sabetta (penisola di Yamal) in direzione del porto di Tangshan (Cina) per testare la possibilità di anticipare di quasi due mesi la stagione del traffico di gas naturale liquefatto lungo la Northern Sea Route. La spedizione si è conclusa senza nessun particolare imprevisto anche se l’assistenza di una rompighiaccio a propulsione nucleare nel mare di Kara fu necessaria. Ma la novità che un’innovazione tecnologica di questa portata può apportare a tutto il sistema di navigazione artica è sorprendente. L’utilizzo di rompighiaccio sempre più performanti ha rappresentato fino ad ora una condizione imprescindibile per percorrere la NSR e, parallelamente, ha assegnato alla Russia il primato indiscusso delle acque artiche. Come afferma il professor Lawsome Brigham, della University of Alaska Fairbanks: “With these new technologically advanced LNG carriers one would think that the days of icebreakers escorting ships in convoy would be over”. Il mondo artico cambia rapidamente e la percorribilità delle sue rotte è destinato ad accelerarne il processo. I protagonisti restano i magnati dell’energia e l’Asia, Cina in primis, continua ad accrescere il proprio peso specifico.
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