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È stata diffusa la notizia che l’Egitto sta mostrando particolare interesse al progetto idrico sul fiume Congo. Secondo i media congolesi infatti una delegazione dell’Autorità di ingegneria delle forze armate egiziane, guidata dal maggiore generale Mahmoud Shahin, starebbe lavorando alla realizzazione di un importante progetto. L’obiettivo sarebbe quello di rendere possibile la navigazione del fiume nelle zone comprese tra Kinshasa e la città di Boma. Il ruolo dell’Egitto risulta di particolare rilievo. Il Cairo infatti si sta adoperando per mettere in campo le sue risorse, umane e tecniche, come la competenza e la preparazione dell’Autorità di ingegneria, e le attrezzature di perforazione utilizzate per lo scavo del nuovo Canale di Suez.
È chiaro che l’impegno dell’Egitto nasce anche, e soprattutto, dalla consapevolezza dei grossi vantaggi che il Paese potrebbe trarre dalla realizzazione del progetto. Secondo gli esperti, infatti, la costruzione delle dighe consentirebbe al Paese di sfruttare l’ingente quantità di acqua per generare una quantità di energia tale da poter coprire buona parte del continente africano. Il surplus idrico, inoltre, potrebbe essere esportato in Europa generando profitti economici di non poco conto. Oltre agli espetti economici, emergono anche diversi interessi diplomatici, come la possibilità di rafforzare la relazione tra i due Paesi, che in ogni caso gode già di buona salute.
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Sul piano politico, infatti condividono la stessa posizione su diverse questioni, sia regionali che internazionali. Tra queste va annoverata la spinosa vicenda della GERD: il progetto che resta forse uno dei più ambiziosi e, allo stesso tempo, osteggiati del continente africano. Ricordiamo infatti che si tratta della realizzazione di una diga idroelettrica che sarebbe la più grande dell’Africa (1800 metri di lunghezza, con un’altezza di 155 metri), e che la sua realizzazione ha incontrato non pochi rallentamenti a causa delle continue tensioni tra l’Egitto, il Sudan e l’Etiopia.Proprio in questo contesto la Repubblica democratica del Congo ha espresso tutto il suo sostegno all’Egitto attraverso una lettera scritta dal Presidente congolese Felix Tshisekedi ad Abdel Fattah al-Sisi.
L’Egitto quindi riuscirebbe da un lato a sostenere un Paese africano con cui comunque ha già buoni rapporti, dall’altro a rafforzare la sua presenza sul territorio africano, tentativo che rientra in un più obiettivo di estensione dell’influenza politico-economica del Cairo in Africa. Restano comunque ancora molti gli aspetti da definire, come la rimozione degli ostacoli naturali e la bonifica del territorio, che potrebbero rendere il progetto più costoso del previsto.
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