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Difesa della sovranità territoriale nazionale e una crescente competizione tra gli Stati limitrofi sono alla base delle esercitazoni militari condotti dalla North American Aerospace Defense Command (NORAD) tra il 17 e il 21 Agosto 2020 nei cieli del Mare di Beaufort. Ma la strategia canadese va oltre le mere esercitazioni militari.
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Nei territori del Nord ovest canadese tra il 17 e il 21 agosto la NORAD ha effettuato esercitazioni aeree militari. Da Yellowknife a territori più interni come Cold Lake, fino al mare di Beaufort, nell’estremo Nord canadese, un aereo da combattimento Royal Canadian Air Force CF-18, un aereo da pattugliamento CP-140 e un aereo cisterna CC-150T hanno svolto esercitazioni di monitoraggio dello spazio aereo e di rifornimento in volo. “There is an increasing competition from adversaries” afferma il Capitano Cameron Hillier che sottolinea anche come una crescente presenza militare e commerciale di Stati artici e non artici obblighi le forze canadesi ad esercitarsi per difendere la sovranità nazionale sui territori artici.
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Questa esercitazione si inquadra nel programma di difesa canadese rilasciato nel Giugno 2017 denominato Strong, secure, engaged che si articola in:
- Strong at home: compito della Canadian Armed Forces è la difesa della sovranità canadese sui territori di pertinenza.
- Secure in North America: prevede una partnership tra la NORAD e gli Stati Uniti.
- Engaged in the world: la Canadian Armed Forces lavora per il mantenimento della sicurezza e stabilità a livello globale anche tramite operazioni di pace e supporto.
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L’aumento della presenza straniera nei territori artici dovuta all’incremento delle attività commerciali che lo scioglimento dei ghiacci sta determinando non è però solo motivo di preoccupazione. Dal post guerra fredda, infatti, la strategia canadese, minimizzando il pericolo di una probabile invasione o di un conflitto militare, ha abbandonato l’approccio antirusso a favore di una funzione riadattata delle forze armate come sostegno ad agenzie attive nella gestione di minacce non convenzionali, quali il turismo e il commercio (Limes, 2019). L’esempio lampante di questo nuovo approccio è l’obiettivo della principale esercitazione militare annuale canadese definita Operation Nanook. Inaugurata nel 2007, oltre al consueto addestramento della fanteria su terreni impervi e sulle navi da guerra, le esercitazioni si concentrano su un ruolo di supporto delle forze armate contro le minacce non convenzionali quali: fuoriuscite di petrolio ed incidenti che richiedono estrema efficienza e rapidità nelle operazioni di recupero e salvataggio. Simbolo del suddetto approccio è anche il Memorandum of Understanding siglato tra il dipartimento canadese Indian Affairs and Northern Development e il Ministro russo dello sviluppo regionale volto ad esaminare progetti in cooperazione con le comunità indigene.
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Una strategia quindi, quella canadese, che nella sua articolazione concilia interessi di difesa della sovranità nazionale con il miglioramento degli apparati preposti a fronteggiare in ottica di cooperazione internazionale minacce che il cambiamento climatico presenterà sempre più spesso.
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