[et_pb_section fb_built=”1″ _builder_version=”3.24.1″ custom_margin=”0px||” custom_padding=”0px||”][et_pb_row _builder_version=”3.25″ background_size=”initial” background_position=”top_left” background_repeat=”repeat” custom_margin=”0px||” custom_padding=”0px||”][et_pb_column type=”4_4″ _builder_version=”3.25″ custom_padding=”|||” custom_padding__hover=”|||”][et_pb_text _builder_version=”4.1″]
L’uccisione di Hisham al-Hashimi a Baghdad scuote l’Iraq. Ricercatore ed analista iracheno, esperto di terrorismo e dello Stato Islamico, aveva aspramente criticato le milizie filo-iraniane nel Paese. Ed è proprio su queste che ricadano i sospetti dell’omicidio, nonostante non ci sia stata una rivendicazione ufficiale.
[/et_pb_text][et_pb_code _builder_version=”4.1″ hover_enabled=”0″] style=”display:block; text-align:center;” data-ad-layout=”in-article” data-ad-format=”fluid” data-ad-client=”ca-pub-7315138348687543″ data-ad-slot=”8401026869″>[/et_pb_code][et_pb_text _builder_version=”4.1″]
La violenza è ancora la protagonista indiscussa in Iraq. I civili sono spesso target di omicidi mirati, soprattutto intellettuali e giornalisti, voci scomode per alcune forze politiche o militari. Ne è esempio la violentissima repressione delle proteste che ha portato all’uccisione di circa cinquecento manifestanti.
Tuttavia, l’uccisione di al-Hashimi potrebbe significare qualcosa in più. Esperto di jihadismo, rinomato ricercatore in affari strategici e di sicurezza, Al-Hashimi era una figura molto vicina al governo iracheno e al primo ministro al-Kadhimi e, pertanto, la sua uccisione potrebbe essere un segnale diretto all’esecutivo recentemente formatosi.
[/et_pb_text][et_pb_code _builder_version=”4.1″ hover_enabled=”0″] style=”display:block; text-align:center;” data-ad-layout=”in-article” data-ad-format=”fluid” data-ad-client=”ca-pub-7315138348687543″ data-ad-slot=”8401026869″>[/et_pb_code][et_pb_text _builder_version=”4.1″]
Difatti, qualche settimana fa, il governo iracheno ha effettuato un raid contro la milizia filo-iraniana Khataib Hezbollah, con l’arresto quattordici membri, cercando di porre un freno alle attività del gruppo, in particolare, a seguito di numerosi attacchi diretti, contro le basi militari statunitensi.
Questo rappresenta il tentativo governativo di contenere le milizie pro-iraniane che, agendo al di fuori dello stato, contribuiscono a delegittimarlo e indebolirlo.
Parte di queste milizie sono confluite nell’Unità di Mobilitazione Popolare, creata nel 2014 da una fatwa dell’ayatollah Sistani, che invitava gli iracheni a prendere le armi contro l’ISIS. Riconosciuta ufficialmente come forza armata nel 2016, ora la sua esistenza solleva non poco scetticismo. Una parte dell’Unità è, infatti, strettamente collegata a Teheran, ma ha perso parte della sua legittimità dopo le proteste anti-governative scoppiate ad ottobre.
[/et_pb_text][et_pb_code _builder_version=”4.1″ hover_enabled=”0″] style=”display:block; text-align:center;” data-ad-layout=”in-article” data-ad-format=”fluid” data-ad-client=”ca-pub-7315138348687543″ data-ad-slot=”8401026869″>[/et_pb_code][et_pb_text _builder_version=”4.1″]
Dopo l’uccisione del leader, Abu Mahdi al-Muhandis, a seguito del raid aereo che ha causato la morte di Soleimani, le Brigate Hezbollah sembravano aver perso parte della loro influenza. Questo, unito all’avvicinamento strategico di al-Kadhimi a Washington, sembra ridimensionare il ruolo di primo piano che l’Iran ha avuto nel Paese dopo la caduta di Saddam Hussein. Pertanto, l’uccisione di al-Hashimi, sembrerebbe essere un segnale di avvertimento rivolto al premier: la milizia esiste ed è ancora in grado di infliggere duri colpi, e, soprattutto, non è disposta a cedere il potere. Il timore è che possa aprirsi un nuovo, violento capitolo di confronto tra le milizie sciite e il governo iracheno, in un contesto che è particolarmente fragile su vari fronti.
[/et_pb_text][et_pb_code _builder_version=”4.1″ hover_enabled=”0″] style=”display:block” data-ad-format=”autorelaxed” data-ad-client=”ca-pub-7315138348687543″ data-ad-slot=”3043690149″>[/et_pb_code][/et_pb_column][/et_pb_row][/et_pb_section]